Zanzare 2018: l’esperienza nei Comuni di Ravenna e di Cervia.

In data 13.07.2018 è stato pubblicato sul sito www.zanzaratigreonline.it (sito di riferimento della Regione Emilia-Romagna per la lotta alle zanzare) il rilevamento di giugno 2018, in raffronto al dato di giugno 2017 e della serie storica (ultime quattro annualità) nei 10 “Comuni capoluogo” (il dato è raccolta dall’attività di 755 ovitrappole).

Si rinvia alla lettura del report sul sito:

http://www.zanzaratigreonline.it/Homepage/tabid/581/ctl/Details/mid/6630/ItemID/1740/Default.aspx

Il commento di sintesi riportato nel report riguardo alla situazione generale in Regione è la seguente:

“Si stima un aumento percentuale di popolazione di Zanzara Tigre nella regione Emilia-Romagna nel mese di giugno di + 32% rispetto a giugno 2017 e di + 63% rispetto al dato medio calcolato negli ultimi 4 anni. L’aumento di popolazione può essere dovuto a diversi fattori: di tipo climatico per l’alternarsi di piogge e giornate con alte temperature e di tipo operativo per la progressiva sostituzione di Diflubenzuron con altri larvicidi meno efficaci, sostituzione resa però necessaria a causa della rilevata resistenza in Culex pipiens.”.

 

Viene quindi esplicitamente evidenziato nel bollettino del 13.07.2018 che per il Diflubenzuron (il principio attivo larvicida più utilizzato) si è registrata una “rilevata resistenza in Culex pipiens” (zanzara che potenzialmente veicola il virus West Nile) e che in varie realtà (non indicate) si stanno sperimentando prodotti sostitutivi, sembrerebbe con esiti differenti.

 

Dalla tabella riassuntiva riportata nel report, emerge invece la situazione oggettivamente unica di Ravenna, in totale controtendenza rispetto al quadro regionale, con una riduzione a giugno 2018 del 19% rispetto a giugno 2017.

 

A riscontro, gli esiti dei campionamenti (eseguiti da CAA di Crevalcore per conto degli enti locali) di verifica del trattamento larvicida nelle caditoie pubbliche: nel 2018 le varie verifiche finora effettuate, su un numero significativo di siti (oltre 400), evidenziano dati indubbiamente positivi sull’efficacia dei prodotti utilizzati, confrontando anche i dati delle annualità precedenti. 

I controlli visivi in campo effettuati direttamente dall’azienda sulle campionature di caditoie confermano del resto la positività del dato. 

 

Già dal 6.08.2015, oltre tre anni fa, Azimut S.p.a. aveva pubblicamente evidenziato essere “insorta da parte di Culex Pipiens, una forma di resistenza al Diflubenzuron".

E’ seguita varia corrispondenza da parte della società. con cui è stata data informativa sull’attività di selezione progressiva in campo di principi-prodotti effettuata, abbandonando il Diflubenzuron e consolidando l’uso di un prodotto larvicida a base siliconica, a basso impatto ambientale, fotolabile,  che - con azione fisico-meccanica (non chimica) – crea un sottilissimo velo, impedendo lo sviluppo con effetto integrale su tutti gli stadi larvali. Viene utilizzato sperimentalmente (su circa il 20% delle caditoie) anche un altro prodotto a base microbiologica, a basso impatto ambientale, granulare e quindi con caratteristiche di distribuzione diverse. Come evidenziato dalle verifiche, entrambe i prodotti evidenziano dati significativamente positivi.

 

Trattasi di prodotticon costo ben maggiore rispetto a quelli utilizzati in precedenza, impiegati non solo da Azimut S.p.a. come larvicida nelle 71.730 caditoie pubbliche (per ognuno dei cicli - 9 a Ravenna e 7 a Cervia,  superiori a quello di altre località), ma anche distribuiti gratuitamente alla cittadinanza per le aree private (75% circa dei siti, evidenziandosi quindi l’importanza della fattiva collaborazione della cittadinanza, riscontrando un significativo aumento del ritiro dei prodotti nell’ultimo mese). 

 

Si vuole rammentare significativamente la straordinarietà dell’impegno della società, in continuità da fine aprile ad oggi,  anche nei trattamenti adulticidi (quasi triplicati sull’intero territorio e quasi quintuplicati sui lidi).

 

Azimut S.p.a. opera nei territori comunali di Ravenna e di Cervia (a seguito di affidamento con contratti di servizio), ma non in quello degli altri comuni della Provincia di Ravenna. 

 

Occorre comprendere che il fenomeno delle zanzare sui Lidi Nord (la zanzara di valle “Aedes Caspius” non risulta veicolare alcun virus) è questione del tutto diversa e non connessa con il fenomeno dei virus West Nile o altri. 

La morfologia del territorio nei Lidi Nord  non può e non potrà consentire una soluzione definitiva, per la insopprimibile presenza di vaste zone umide vallive a ridosso degli abitati.

Si possono invece disporre, in collaborazione con gli enti interessati (si tratta di aree protette), misure per cercare di contenere il fenomeno. 

E’ evidente la difficoltà di individuare possibili azioni realmente efficaci in tali aree. 

Il larvicida utilizzato attualmente (proprio per le sue caratteristiche di autoespandibilità, di azione fisico-meccanica e non chimica, per la facilità d’uso) potrebbe tuttavia potenzialmente dare risultati migliorativi (nelle dimensioni ovviamente da verificare), per cui è in corso una seria valutazione degli interventi con gli enti interessati.

Le  pagine dei quotidiani locali danno ampia evidenza al fenomeno zanzare sui Lidi Nord (pesante a livello di fastidio per la popolazione), che - ripetiamo - non ha però collegamenti con la preoccupante situazione di diffusione del Virus West Nile: non solo dai rilievi più sopraindicati, ma  - come risulta anche dai dati delle trappole aziendali a CO2 sul territorio a rilevazione settimanale - non è quantitativamente rilevante la presenza sia della zanzara comune (Culex Pipiens, potenziale portatrice del virus West Nile) sia della zanzara Tigre (Aedes Albopictus, potenziale portatrice dei virus Zika, Chikungunya, Dengue).  

Ravenna, lì 07.09.2018.

 

L’Amministratore Delegato

Ing. Stefano Di Stefano

AZIMUT S.p.A.

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